|  Coaching   |  Donne e maternità. Il bisogno di riscoprire la condivisione, la solidarietà e il senso di comunità al femminile.

Donne e maternità. Il bisogno di riscoprire la condivisione, la solidarietà e il senso di comunità al femminile.

Che significa essere donna e mamma oggi?
 
Mi torna alla mente un’immagine della mia infanzia.
È l’immagine di un divano a tre posti sul quale sono sedute mia madre e mia zia Gianna. Davanti a loro il box bambini di mia cugina Sophie, pieno di giocattoli ma vuoto di lei, che invece se ne sta per terra circondata da me, da mia sorella Sara, dai nostri cugini Matteo, Danilo e Francesco e dalle nostre cugine Naomi e Frida. Tutti intenti a giocare tra di noi e con lei.
Dal cucinino, separato dal salotto da una porticina in stile saloon western, arriva la voce di mia zia Nadia, sorella di mio nonno, intenta a preparare la pappa per la piccola di casa, mentre parla alacremente con nipote e figlia acquisite poco più che trentenni sedute nella stanza accanto (che, preciso perché arricchisce di senso il racconto, sono madri solo di quattro di noi bambini presenti).
Parlavano di frivolezze, ma anche di cose serie. Condividevano idee, pensieri, sogni, speranze. Si sfogavano, si consigliavano, scambiavano opinioni e punti di vista, ridevano. Vivevano la vita e la maternità ognuna a modo proprio, ma insieme, senza gerarchia e senza giudizi.
Io, che del gruppo di bambini ero la maggiore e che all’epoca avevo 12 anni, le ascoltavo incuriosita. Qualche volta intervenivo, mi univo a loro, dicevo la mia, facevo un sacco di domande. Mi piaceva stare con i più piccoli, nei confronti dei quali mi sentivo piuttosto materna, ma anche con le grandi.
Era una scena che si ripeteva quasi quotidianamente, ed è un’immagine che mi parla di condivisione, di solidarietà femminile, di senso di comunità.
Un’immagine sempre più rara da vedere.
Oggi una donna diventa madre e il più delle volte si trova a vivere l’esperienza della genitorialità sola. Una solitudine che non è sempre e non è solo fisica, logistica e organizzativa, ma che è soprattutto sentimentale.
Abbiamo perso i riti di passaggio, i momenti di condivisione, perché la fretta, l’efficienza, il pudore, la vergogna, la paura sono barriere che ci impediscono di ritrovarci in cerchio con le nostre madri, le nostre nonne, le nostre sorelle, le nostre figlie, e raccontarci. Un cerchio, in cui si è tutte disposte a raccontarsi e ad ascoltare.
È questo che mi propongo di fare con IL SALOTTO DELLE DONNE. Donarti uno spazio di ascolto e di condivisione in cui vivere questa dimensione di confronto e sorellanza.
 
C’è ancora qualche posto libero per il percorso “Liberati della brava mamma”. Che fai, vieni a prenderlo tu?
Scrivimi in DM o inviami una mail a info@susannabiancifiori.it