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Contatti.

Se hai delle domande sui miei servizi, se vuoi saperne di più sul percorso di coaching o per qualsiasi altra curiosità, contattami: sarò felice di rispondere a tutte le tue domande. Puoi contattarmi telefonicamente e via email ai recapiti indicati.

 

Tel. +39 3207961574

Email: info@susannabiancifiori.it

P. Iva  01565230552

susannabiancifioricoach

susannabiancifioricoach
Mi capita spesso nel mio lavoro di parlare di feli Mi capita spesso nel mio lavoro di parlare di felicità, poiché rappresenta uno degli aspetto del Metodo di Orientamento Vocazionale. Quando lo faccio, quello a cui faccio riferimento è l'eudaimonia, il concetto greco antico che invita alla realizzazione del proprio demone buono.
Abbracciando questa concezione, la felicità non è un'utopia né tantomeno un percorso omologato, bensì è una ricerca personale di equilibrio e benessere che per darsi deve soddisfare tre dimensioni:
1. La libertà (o autonomia), un elemento indispensabile per una vita equilibrata e felice dal momento che nessuno può decidere al posto della persona quale vita la renda soddisfatta ed appagata. In altre parole, spetta solo a te stabilire quale significato e senso vuoi attribuire alla tua esistenza.
2. La relazionalità, che è parte della nostra essenza umana. Non si può pensare di realizzarsi, stare bene ed essere felici in una situazione di isolamento. Amare ed essere amati, costruire e coltivare relazioni, è indispensabile se vuoi stare bene.
3. La crescita personale, che è altrettanto importante e riguarda le proprie capacità e le proprie competenze. Una vita felice è una vita dinamica, in cui hai la possibilità di affrontare ostacoli e valorizzare le opportunità, oltre che accrescere le tue conoscenze e le tue competenze e le tue abilità.
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Per te, che cos'è la felicità?
#crescitapersonale #crescitapersonalefemminile #quotes #quoteoftheday #aforismi #aforismadelgiorno #eudaimonia #coaching #lifecoaching #metododiorientamentovocazionale
Stamattina sono stata all'Istituto Tecnico-Profess Stamattina sono stata all'Istituto Tecnico-Professionale Spagna-Campani prima e al Liceo Scientifico di Via Visso poi, per gli incontri di orientamento vocazionale con i ragazzi e le ragazze delle classi IV promossi dal Comune di Spoleto.
Settimana scorsa avevo chiesto loro di venire con una busta da lettera ed un francobollo, e oggi li ho invitati a fare un'attività di scrittura.
16 febbraio 2043. Questa la data sul foglio. A scrivere al giovane/alla giovane che sono oggi è la loro versione 37enne.

“Ti voglio bene.”
 
Così si saluta L.
 
Ho trovato questo modo di congedarsi di una tenerezza assoluta, e allo stesso tempo di vera rarità.
Mi sembra che ce lo diciamo sempre troppo poco, se non addirittura mai. E di conseguenza, che ce ne vogliamo ancora meno nei gesti e nelle azioni.
 
“Caro M., finalmente tutto sta andando bene.”
 
Questo l'incipit di un altro ragazzo.
 
In queste sette parole - soprattutto in quel finalmente - ho sentito insieme tutta la fatica e tutta la bellezza della vita. Le preoccupazioni, i dolori, le delusioni, le battute d'arresto, le cadute, le salite, i dubbi, e anche le speranze, i sogni, l'entusiasmo, lo stupore, le risalite, le gioie, l'amore per questo prezioso dono che è l'essere al mondo.

Sono grata ai ragazzi, che mi danno la possibilità di incontrarli, di conoscerli, di
ascoltarli, di riflettere, di emozionarmi, di crescere.

Tu te lo dici mai? Ti voglio bene.
Festeggi il tuo essere al mondo?

#adolescenti #scuola #mov #metododiorientamentovocazionale #coachingumanistico #crescitapersonale #talento
Quali sono i confini fra “ciò che dipende da me Quali sono i confini fra “ciò che dipende da me” e “ciò che non dipende da me”?

#infographic #infografica #coaching #lifecoaching #lifecoachingtips
Quello della giustizia penale minorile è un tema Quello della giustizia penale minorile è un tema che mi sta particolarmente a cuore, data la mia esperienza di accompagnamento di ragazzi e ragazze in sospensione del processo con messa alla prova.
In questo carosello, un po' come faccio con i minori che prendo in carico, ti descrivo i protagonisti della serie tv Netflix "Mare fuori" restituendoti le loro potenzialità.
Buona visione... ehm, lettura!
#marefuori #marefuori2 #marefuori3 #mf3 @marefuoriofficialserie #potenzilità #coaching #coachingumanistico
Ti ho mai parlato della mia regola del tre? Funzio Ti ho mai parlato della mia regola del tre?
Funziona così: se in un breve arco di tempo sento parlare di un libro, di un film, o magari di un posto, da tre persone o da tre fonti diverse senza aver intenzionalmente cercato informazioni in proposito, lo colgo come il segnale che in quel libro, in quel film, in quel posto, c'è qualcosa ad attendermi. Un messaggio da ricevere. Un insegnamento da trarre. Una risposta da trovare.
È stato esattamente così con “Mare fuori”, la serie tv Rai attualmente disponibile anche su Netflix che ruota intorno alle storie di un gruppo di ragazzi rinchiusi nell'Istituto di Pena Minorile di Napoli.
Il messaggio che mi è arrivato forte e chiaro da questa serie tv è che a volte le motivazioni che adduciamo non bastano a giustificare le nostre azioni. Che non sempre abbiamo la possibilità di spiegare il perché dei nostri comportamenti. E che, anche laddove ce ne venisse data la possibilità, non è detto che l'altro ci capisca o ci debba capire. Che per l'altro quelle ragioni siano sufficienti. Ed è anche un tantino pretenzioso da parte nostra pretendere comprensione. Ragion per cui è bene sempre avere la lungimiranza di prefigurare le conseguenze delle nostre azioni e l'umiltà di ammettere i nostri errori.
#marefuori @marefuoriofficialserie #motivazione #giustificazioni #crescitapersonale #aforismi #frasi #frasimotivazionali
COME AFFRONTARE IL MALE? In una call con una mia COME AFFRONTARE IL MALE?

In una call con una mia coachee ci siamo interrogate su cosa significa accettazione. Il più delle volte vedo scambiarla per resa passiva, per rinuncia. L’accettazione finisce per tradursi nei fatti in un subire passivamente.
Altre volte accettare diventa sinonimo di accontentarsi, e quindi si finisce con il vivere una vita al di sotto delle nostre possibilità e dei nostri desideri, relegati nella mediocrità.

In realtà accettare vuol dire evitare di procurarsi altro dolore opponendosi a ciò che non si può cambiare.

Se ti fermi un po’ a riflettere, quante volte hai sofferto più per i tuoi pensieri e per il tuo rimuginare su un evento, che non per l’evento in sé?

Allora come possiamo accettare qualcosa nella nostra vita che ci genera sofferenza, stress, preoccupazione, rabbia, inquietudine o insoddisfazione?

Tra le forze del carattere, il coraggio è la virtù a cui possiamo attingere quando la vita mette alla prova la nostra capacità di affrontare il male.
Sono quattro le potenzialità attraverso le quali possiamo metterlo concretamente in pratica, quando stiamo vivendo un momento difficile o quando stiamo affrontando un dolore.

In questo carosello ti spiego quali sono.
#forzedelcarattere #coraggio #potenzialità #lifecoaching #lifecoachingtips #lifecoachingforwomen #mentalcoach #mentalcoaching #crescitapersonale #crescitapersonalefemminile #crescitapersonalealfemminile #coachingumanistico
Nella "Pulce nell'orecchio" di settimana scorsa, h Nella "Pulce nell'orecchio" di settimana scorsa, ho raccontato ai miei lettori del regalo di Natale che mi sono fatta per ricordare a me stessa di festeggiare i gradini conquistati in questi anni, anziché pensare alla fatica fatta. Si tratta degli orecchini Escher di @galarotellistudio.
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Ma c'è anche un altro dono che in queste festività ho voluto farmi e fare ai miei affetti: il mio tempo.
 
Voglio vivere un tempo lento, in cui ricaricare le energie fisiche e mentali.
Voglio vivere un tempo fatto di presenza e di condivisione autentiche.
Voglio vivere un tempo libero da vincoli di orario, in cui essere solo compagna, figlia, nipote, sorella, zia, amica. Perché se c'è una cosa che ho capito rincorrendo il tempo della nostra epoca frenetica, è che non esiste cosa più preziosa che collezionare piccoli momenti con le persone che ci stanno a cuore.
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Tu come stai vivendo queste festività?
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P.s. Se vuoi ricevere la mia newsletter, clicca sul link in bio 📧
#crescitapersonale #equilibriovitalavoro #worklifebalance #mindset #citazioni #aforismi #aforismadelgiorno
🧠 Come mai sempre più ragazzi hanno paura del 🧠 Come mai sempre più ragazzi hanno paura del futuro?
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Gli adolescenti antropologici di oggi, e prima di loro i bambini che sono stati, vivono in famiglia e a scuola in un contesto ambivalente, che oscilla tra aspettative e richieste alte e un'iper- protezione. Sentono che gli adulti avanzano delle pretese di autonomia, di maturità e di responsabilità nei loro confronti. Poi vedono quegli stessi adulti interferire continuamente, dare il consiglio facile e sostituirsi loro alla prima occasione in cui hanno il timore che i figli possano non farcela. Che possano vivere una frustrazione o un dispiacere.
In questo scenario ambivalente, i ragazzi finiscono per non saper valutare la realtà così come è, e crescono incapaci di individuare le strategie più funzionali alla risoluzione delle situazioni problematiche che vivono lontani da mamma e papà.
I sentimenti che mi raccontano di provare nelle nostre sessioni sono confusione, senso di inadeguatezza, paura per il loro futuro, anche quello imminente del "domani mattina".
L'approccio educativo degli adulti di oggi sta comportando che i nostri figli crescono senza avere una propria immagine di sé, perché gli è stato impedito proprio dagli adulti di riferimento di costruirsela. Non sempre sono capaci di fronteggiare le difficoltà, perché hanno avuto scarse occasioni di individuare e sperimentare la strategia più efficace in quella data situazione, e in linea con la loro personalità e il loro carattere. Non si avviano sereni, curiosi e affamati verso la crescita e la ricerca della propria strada, anche a costo di commettere un errore, perché lo vivono come un fallimento. Pena, la vergogna agli occhi degli adulti che hanno sempre riposto tante aspettative su di loro.
Come puoi trasmettere a tuə figliə curiosità e amore nei confronti della vita, e infondergli fiducia?
#genitorialità #genitori #genitoriefigli #adolescenti #educazione #educare
Sono tanti i genitori che mi confessano di tenere Sono tanti i genitori che mi confessano di tenere i figli all'oscuro di verità che riguardano la famiglia. Una malattia, un lutto, una preoccupazione. La ragione alla base di questa scelta è quella di proteggere i figli da verità che potrebbero risultare dolorose. E così, si accumulano non detti e bugie.
 
Indubbiamente dipende dall'età dei bambini, ma una cosa è trasversale e importante da tenere a mente: se da un lato i figli non devono essere valvole di sfogo delle nostre preoccupazioni, dall'altro non si deve nemmeno tenerli all'oscuro di tutto.
 
Le ragione sono molteplici.
 
Da un lato perché, quando i bambini e i ragazzi vedono i propri genitori cupi, tristi o arrabbiati, per la loro difficoltà di mettersi nei panni degli altri - soprattutto quando sono piccoli - tenderanno a pensare che siano loro la causa delle preoccupazioni dei genitori, sentendosi inevitabilmente in colpa e facendosi delle fantasie errate.
Dall'altro perché il messaggio che passa in filigrana ai figli è che sono persone non in grado di reggere gli eventi della vita, di partecipare alla storia della famiglia, di essere degni di fiducia, di essere inclusi nel gruppo di chi dispone di informazioni per orientare le proprie scelte. Con effetti negativi sull'autostima.
Da ultimo - ma non ultimo - perché si compromette la costruzione della fiducia per cui, “se io figlio so che tu genitore mi dici e mi dirai la verità, allora ti sceglierò per portarti le mie domande”.
 
Il compito dei genitori sarà di trovare la modalità adeguata all'età del figlio per metterlo al corrente dei motivi per cui sono un po' agitati, per cui sono in ansia, per cui sono preoccupati o tristi. Ricompense: l'autenticità che avranno agli occhi del figlio e un rapporto basato sulla fiducia.
#genitori #genitorialità #genitorialitàconsapevole #genitoriefigli #educazione #pedagogia #parentcoach #parentcoaching #crescitapersonale #crescitapersonalefemminile
È giusto proteggere i figli da una triste verità È giusto proteggere i figli da una triste verità?
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Sono tanti i genitori che mi confessano di tenere i figli all'oscuro di verità che riguardano la famiglia. Una malattia, un lutto, una preoccupazione. La ragione alla base di questa scelta, stando alle vive voci delle mamme e dei papà, è quella di proteggere i figli da verità che potrebbero risultare dolorose. Così si accumulano non detti e bugie.
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Indubbiamente molto dipende dall'età dei bambini e dei ragazzi, ma una cosa è trasversale a prescindere dall'età, ed è bene tenerla a mente: se da un lato i figli non devono essere valvole di sfogo delle nostre preoccupazioni, dall'altro non si deve nemmeno tenerli all'oscuro di tutto.
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Le ragione sono molteplici.
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Da un lato perché, quando i bambini e i ragazzi vedono i propri genitori cupi, tristi o arrabbiati, per la loro difficoltà di mettersi nei panni degli altri - soprattutto quando sono piccoli - tenderanno a pensare che siano loro la causa delle preoccupazioni dei genitori, sentendosi inevitabilmente in colpa e facendosi delle fantasie errate.
Dall'altro perché il messaggio che passa in filigrana ai figli è che sono persone non in grado di reggere gli eventi della vita, di partecipare alla storia della famiglia, di essere degni di fiducia, di essere inclusi nel gruppo di chi dispone di informazioni per orientare le proprie scelte. Con effetti negativi sull'autostima.
Da ultimo - ma non ultimo - perché si compromette la costruzione della fiducia per cui, se un figlio sa che il genitore gli dice e gli dirà la verità, allora è a lui che si rivolgerà nel momento del bisogno e per domande cruciali.
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Il compito dell'adulto sarà quindi trovare la modalità adeguata per mettere il figlio al corrente dei motivi per cui i suoi genitori sono agitati, in ansia, preoccupati o tristi.
Ricompensa, l'autenticità agli occhi del figlio.
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#genitori #genitorialità #genitorialitàconsapevole #figli #bugie #bambini #bambinifelici #adolescenza #adolescenti #lifecoaching #educazione #pedagogia #crescitapersonale
Bada bene, le cose semplici non sono banali. Una Bada bene, le cose semplici non sono banali.

Una cosa semplice, come portarti al cinema (se ami immergerti nelle storie degli altri).
Una cosa semplice, come trascorrere una serata con un buon libro e musica rilassante in sottofondo (se ami leggere con un’atmosfera avvolgente).
Una cosa semplice, come far accarezzare un foglio ruvido dal pennello e lasciare che l’acquerello rifletta le tue emozioni (se ami dipingere).
Una cose semplice, come una passeggiata mano nella mano a fine giornata, per dedicarsi del tempo prima di perdersi nella routine e abbandonarsi alla stanchezza.

Una cosa semplice, come tante altre come queste, non è mai banale.

Oggi in sessione con una cliente del percorso di life coaching ho sentito l’urgenza di mettere l’accento su una cosa importantissima: le parole che scegliamo di (non) dire.
Sono le parole che scegliamo che definiscono il nostro mondo, il nostro universo, il nostro modo di sentire e di comportarci.

E siccome sono tante piccole cose semplici che ci donano il benessere, la felicità, scegliere di non dare loro del “banale” significa dare alle piccole cose importanti per te il giusto valore.

#lifecoaching #parole #nonsonosoloparole #paulwatzlawick #comunicazioneumana #sentimenti #emozioni #essereumani #professioneessereumano #crescitapersonale #crescitapersonalefemminile
LEADERSHIP AL FEMMINILE . Uno dei temi che ritorna LEADERSHIP AL FEMMINILE
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Uno dei temi che ritorna con molte delle mie coachee è quello della leadership al femminile.
Noi donne abbiamo sentimenti complessi riguardo alla leadership. A volte la vediamo come uno strumento di sopraffazione, o attraverso il quale persone senza scrupoli ne guidano altre verso mete discutibili. Altre volte la vediamo come il pericolo di essere attaccate e criticate. Altre ancora come qualcosa di desiderabile se immaginiamo quanto sarebbe bello assomigliare a quelle leader positive che ci colpiscono con il loro carisma.
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La leadership è una delle potenzialità che fa capo alla virtù della giustizia, quella facoltà umana di elaborare delle regole che garantiscano lo sviluppo della convivenza nel quadro di una concezione comune del bene collettivo. La leadership positiva evoca sentimenti di correttezza, lealtà, equità.
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L’invito che io faccio alle mie coachee quando intraprendiamo l’allenamento della leadership al femminile - e che faccio anche a te - è quello di vivere la giustizia anche sul piano individuale.
Partendo da due fondamentali domande: Che cos’è per te la giustizia? In che modo puoi essere giusta con te stessa?
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Se ti va, lasciami le tue risposte nei commenti. Sarò felice di leggerti.
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#leadershipalfemminile #leadership #coaching #lifecoaching #giustizia #imprenditrici #imprenditricifelici #liberaprofessionista #crescitapersonale #crescitapersonalefemminile
Durante l'accoglienza alle classi prime all'ITET C Durante l'accoglienza alle classi prime all'ITET Capitini di Perugia ho conosciuto Christian, un ragazzo brillante, acuto, di quelli che prende subito la parola, che si lancia con coraggio nelle cose. I ragazzi come lui sono grandi alleati nel coaching di gruppo, perché aiutano a rompere il ghiaccio, sono la scintilla che accende la partecipazione, danno avvio allo scambio, al confronto e alla condivisione. Tuttavia, mi è stato da subito evidente che anziché come un leader, per via del suo atteggiamento fosse percepito dalla classe come un bulletto. A discapito suo per primo.
Dato che una delle finalità degli incontri è valorizzare le risorse di ciascuno, nell'ottica del bene comune e dell'instaurazione di un clima positivo in classe, ho ritenuto opportuno riflettere insieme sulla leadership. Ho spiegato ai ragazzi che il “capetto” è colui che utilizza le sue caratteristiche individuali e la sua forza per spadroneggiare, per intimorire o per schiacciare l'altro. Mentre il leader positivo è colui o colei che trascina gli altri verso il raggiungimento di un obiettivo comune, coinvolgendo tutti e mettendone a frutto le qualità. Ho restituito a Christian che vedevo in lui questa potenzialità, ma che per essere tale, la leadership deve essere agita in funzione del bene proprio e altrui. Che un leader deve ispirare, non soffocare. Deve coinvolgere, non annoiare, infastidire o respingere. Deve orientare, non allontanare o creare confusione. Deve essere da esempio. E che, proprio per tutte queste qualità, viene riconosciuto come tale dal gruppo.
L'ho invitato a fare un esercizio per allenare il paradigma mentale della leadership positiva: riflettere su chi è il suo leader preferito e portarmi una fotografia accompagnata da qualche riga in cui mi racconta come mai ha scelto questa persona.
Ho pensato, perché non proporlo come challange qui su Instagram?
Ti va di partecipare?
Trovi le istruzioni nel carosello.
#leadership #potenzialitàinazione #challenge #crescitapersonale #coaching #coachingumanistico #educazione
Io, groupie di Umberto Galimberti. Con i miei libr Io, groupie di Umberto Galimberti.
Con i miei libri suoi stretti con orgoglio tra le mani. Ho raccontato al Professore di quanto mi abbiano commossa, entusiasmata, fatto riflettere, arricchita dal punto di vista delle conoscenze nuove che ho potuto acquisire e umanamente, a livello spirituale.
Della fatica di leggere “La casa di psiche” ché è un manuale che neanche all’Università.
Lui mi ha sorriso, compiaciuto.
Ho vissuto pienamente l’emozione di essere lì, con la voce che mi tremava alla presenza di una mente colta e poetica come la sua. Senza distrazioni, senza l’urgenza di uno scatto da condividere, ma con la voglia di essere. Di esserci.
Ed ecco che mi arriva un dono inaspettato sul profilo di @asculum_festival 
Io e il Professore, uno di fronte all’altra. Gratitudine. Sia per il festival, che è un grande spazio di cultura e riflessione sulla crescita personale. Sia per il ricordo fotografico di questo momento per me emozionante.
#crescitapersonale #crescitaspirituale #crescitapersonalealfemminile #asculumfestival #umbertogalimberti 
Bag: @rockabilityhub
Non puoi pensare di governare la tua vita senza un Non puoi pensare di governare la tua vita senza un’adeguata conoscenza di te.
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La potenzialità dell’integrità è una sorta di coincidenza di noi con noi stessi che ci evita tutti quegli “altrove” della vita che non ci appartengono e che spesso imbocchiamo perché altri - dai quali pensiamo dipenda la nostra vita - ce lo chiedono, o perché ci fanno credere che certi sensi per noi siano vietati oppure obbligati.
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Nell’ultimo numero di “La pulce nell’orecchio”, la newsletter pensata e scritta da me, ti propongo un esercizio per allenarla. Vuoi riceverlo? Allora clicca il link in bio.
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#crescitapersonale #crescitapersonalefemminile #crescitapersonalealfemminile #educazione #coaching #lifecoaching #coachingumanistico
È possibile imparare ad amare? . Siamo portati a È possibile imparare ad amare?
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Siamo portati a credere che amare sia una cosa naturale, un po’ come respirare.
In realtà amare è una facoltà, un’attitudine, un orientamento di carattere, e come tale si acquisisce, si impara, si allena.
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Come possiamo esercitare la nostra capacità di amare? Come possiamo esprimere questo sentimento a partner, figli, genitori, amici?
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Io lo faccio solitamente nel modo 1️⃣ e 3️⃣. Tu? Raccontamelo nei commenti!
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#amare #amore #potenzialitàinazione #sentimenti #coaching #crescitapersonale #crescitapersonalefemminile #genitorialità #genitorialitàconsapevole #relazioni #relazionidicoppia
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About

Susanna Biancifiori, è sociologa applicata e coach umanista. Laureata in sociologia e in scienze sociali applicate ai processi culturali e della comunicazione a “La Sapienza Università di Roma”, si è specializzata in sociologia della famiglia e in sociologia dell’educazione. 

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Tel. +39 3207961574

Email: info@susannabiancifiori.it

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